Dichiarazione congiunta di associazioni di laici, umanisti, atei e liberi pensatori
No al ripristino del «reato di blasfemia»! Sì alla sua abrograzione dove ancora esiste!
Dal 1999, l’Organizzazione della Conferenza Islamica, con sede è a Djedda (Arabia saoudita) che riunisce 57 Stati, invoca la conclusione di un Trattato internazionale che definisca e reprima la «blasfemia».
In seguito al caso del trailer provocatore di un film, i cui veri sponsor non sono ancora noti, ma che farebbe parte del filone del cosiddetto «scontro di civiltà» che ha provocato manifestazioni talvolta violente, ma sempre accuratamente coordinate, l’Organizzazione della Conferenza Islamica ha promosso presso le Nazioni Unite un testo (spinto fino alle estreme conseguenze) che invita a reprimere «Il fatto di prendere come bersaglio i simboli religiosi e le persone venerate».
Contemporaneamente in Grecia, paese in cui ancora esiste il reato di blasfemia, un giovane cittadino è stato incarcerato per aver deriso su un sito internet un preteso «santo» del cristianesimo ortodosso.
Il 27 settembre, la Duma russa, approvata dalle autorità ortodosse e mussulmane, ha adottato un indurimento della repressione per lo stesso reato.
In India le autorità cattoliche hanno recentemente rimproverato la censura per non aver infierito contro un film di Holliwood «che denigrava il cattolicesimo».
In Francia da alcuni ambienti cattolici è richiesta la proibizione della diffusione di opere teatrali o di esposizioni giudicate «blasfeme».
In Europa il reato di «blasfemia» continua a essere presente un po’ dappertutto nelle legislazioni, anche se l’impiego di tali leggi è di fatto impedito dalla forza delle pubbliche opinioni propense alla libertà di coscienza. Nella stessa Francia, alcuni anni fa, il reato è stato applicato in Alsazia, contro i militanti dell’Act-Up, in virtù del Codice penale tedesco che continua a essere in vigore nell’ Alsazia-Mosella.
E nel periodo odierno, l’Unione Europea, rappresentata dalla Signora Ashton, alta rappresentante per gli affari esteri e la politica della sicurezza, decide di firmare il seguente comunicato con l’Organizzazione della Conferenza Islamica, il Segretario generale della Lega degli stati Arabi e il Presidente della Commissione dell’Unione africana: «Noi crediamo nell’importanza del rispetto di tutti i profeti, qualunque sia la religione a cui appartengano».
Questa posizione può solo facilitare gli oltraggi alla libertà di espressione e il rafforzamento della repressione, mettendo in pericolo, e non solo in Europa, tutte le legislazioni secolari o laiche che hanno organizzato o protetto la libertà di coscienza, di stampa e di creazione intellettuale. Costituisce un pericolo per la libertà e la sicurezza fisica di tutti e di ciascuno, poiché apre la porta al più totale arbitrio.
Le sottoscritte organizzazioni firmatarie domandano il ritiro di questa dichiarazione e esigono la cessazione dei procedimenti giudiziari nei confronti di tutte le persone indagate in ottemperanza del reazionario «reato di blasfemia».
Associazioni firmatarie:
- Fédération nationale de la Libre Pensée française (FNLP)
- Ligue de l’Enseignement
- Ligue des Droits de l’Homme (LDH)
- Union Rationaliste
- Conseil National des Associations Familiales Laïques (CNAFAL)
- Mouvement « Europe et Laïcité » (CAEDEL)
- Union des Athées
- Association « Laïcité-Liberté »
- La Libre Pensée Autonome (Bouches-du-Rhône)
- National Secular Society (Royaume-Uni)
- Atheism UK (Royaume-Uni)
- Freethought Information Service UK (Royaume-Uni)
- Freethought History Research Group (Royaume-Uni)
- Libre Pensée du Luxembourg
- Libre Pensée de Genève (Suisse)
- Association vaudoise de la Libre pensée (ALVP-Suisse)
- Association Nationale de la Libre Pensée Italienne « Giordano Bruno »
- Fédération des Libres Penseurs (Autriche)
- Libre Pensée du Brandenbourg (Allemagne)
- La Libre Pensée de Grèce « Les amis d’Hypatie »
- Association Belge des Athées
- Centre pour la liberté de recherche ONLUS (Italie)
- Nationale Institute of Francois Marie Voltaire (Slovaquie)
- Europa Laica (Espagne)
- Union des Athées et Libres Penseurs de Catalogne (Espagne)
- Sidmennt the Icelandic Ethical Humanist Association (Islande)
- Humanistisk Samfund (Danemark)
- Protagora (Croatie)
- Libre pensée de Jodoigne (Belgique)
- Associação República e Laicidade (Portugal)
- Atheist Ireland
- l’Association Polonaise des Rationalistes (Pologne)
- Association Athée (Pologne)
- Association Humaniste (Pologne)
- Association Sapere Aude, Center for Inquiry Transnational (Pologne)
- Initiative Féministe Européenne (Pologne)
- Atheist Association (Finlande)
Inoltre, la dichiarazione anche controfirmata:
- Pascal-Eric Lalmy, secrétaire national du PRG à la laïcité
- Luis Manuel Mateus, ancien Président de « République et Laïcité » du Portugal
- Association Libres penseurs athées — Atheist Freethinkers (Canada)
- Sociedad Humanista Etica Deodoro Roca (Argentine)
- Ateista Tutmonda Esperanto-Organizo (ATEO)